- Questi discorsi sono unici espontanei,
un assaggio della meditazione, del silenzio e della profondità di una saggezza gioiosa e condivisibile.
Osho aiuta tutti noi, figli e figlie del nostro tempo, a fare una esperienza della nostra vera Essenza.
I discorsi di Osho
VIOLENZA & CONSAPEVOLEZZA
La consapevolezza è l'unico antidoto alla violenza D: Osho, oggi hai parlato della consapevolezza e sembrava che essa fosse tutto ciò che occorre per guidare le nostre azioni. Questo vuol dire che l'assassinio, lo stupro, il furto, sono sbagliati solo nella misura in cui sono fatti senza consapevolezza?
R: Sì, l'unico peccato è l'inconsapevolezza e la sola virtù è la consapevolezza. Ciò che non può essere fatto senza inconsapevolezza è peccato. Ciò che può essere fatto solo grazie alla consapevolezza è virtù. È impossibile uccidere se sei consapevole; è impossibile essere violenti, in qualsiasi modo, se sei consapevole. È impossibile stuprare, rubare, torturare – sono tutte cose impossibili quando la consapevolezza è presente. È solamente quando prevale l'inconsapevolezza – nell'oscurità dell'inconsapevolezza – che nemici di ogni genere possono penetrare dentro di te. Buddha ha detto: Se in casa le luci sono accese, i ladri la eviteranno; se il guardiano è sveglio, i ladri non ci proveranno nemmeno. Se ci sono persone all'interno che si muovono e parlano, e la casa non è ancora addormentata, i ladri non hanno la possibilità di entrare e nemmeno pensano a farlo. Esattamente la stessa cosa accade con te: sei una casa priva di luci. Lo stato normale dell'uomo è quello del funzionamento meccanico: Homo Mechanicus. Sei un uomo solo di nome – per il resto, sei solo una macchina, ben addestrata e efficiente, e tutto ciò che fai è sbagliato. Ricorda, ti sto dicendo, tutto ciò che fai – persino le tue virtù non saranno virtù se sei inconsapevole. Come puoi essere virtuoso se sei inconsapevole? Alle spalle delle tue virtù c'è un ego grandissimo, enorme – è così per forza. Persino la tua santità, praticata e coltivata con grande fatica e sforzo, è inutile! Non porta semplicità, non porta umiltà, non porta la grande esperienza del divino che accade solo quando l'ego è scomparso. Vivrai una vita rispettabile da santo, ma sarai povero come tutti gli altri – interiormente marcio, interiormente la tua sarà un'esistenza senza senso. Non è vivere, è solo vegetare. I tuoi peccati saranno peccati, le tue virtù saranno anch'esse peccati. La tua immoralità sarà immoralità, la tua moralità sarà anch'essa immoralità. Non ti insegno la moralità, non ti insegno la virtù, perché so che senza consapevolezza sono solo finzioni, ipocrisie. Ti rendono falso. Non ti liberano, non possono liberarti, anzi ti imprigionano. Una cosa sola è sufficiente: la consapevolezza è la chiave che apre tutte le porte. Apre le porte dell'esistenza. Consapevolezza vuol dire vivere momento per momento, sveglio, conscio di te stesso, e cosciente di tutto ciò che accade intorno a te, in una risposta momento per momento. Questo è ciò che Pitagora vuole che tu comprenda: tu rifletti come uno specchio. E il modo in cui rifletti è così completo che qualunque atto che nasce da quella riflessione sarà giusto – perché è in armonia con l'esistenza. Non nasce veramente dentro di te, tu non sei colui che 'fa'. Nasce dal contesto totale: la situazione, tu e tutto il resto, siete tutti coinvolti. Da questa totalità nasce l'azione – non è la 'tua' azione. Non hai deciso tu di compierla; non è una tua decisione o un tuo pensiero, non è il tuo carattere. Non la stai facendo: stai solo permettendo che accada. So com'è nata questa tua domanda – è perché tu hai cercato di non essere arrabbiato, lo hai deciso tante volte, eppure accade ancora. Hai cercato di non essere avido, eppure cadi ripetutamente nella trappola. Hai cercato di fare cose di ogni tipo per cambiarti, eppure sembra che non accada mai nulla. Rimani lo stesso. E io qui ti sto dicendo che c'è una chiave semplicissima – la consapevolezza. Non riesci a crederci: come può la consapevolezza, la semplice consapevolezza, essere di aiuto quando nient'altro ha potuto aiutarti? Le chiavi sono oggetti piccolissimi, non sono delle grandi cose. Ma una piccola chiave può aprire un lucchetto molto grosso. E come fa la consapevolezza a funzionare come chiave? La persona che vive in un sogno, è profondamente addormentata, ha gli incubi, viene torturata, viene uccisa. Naturalmente cerca di lottare, di rispondere, è molto spaventata, vuole che qualcuno la salvi, e non trova il modo di fuggire. I nemici la circondano con le spade sguainate. La morte sembra certa. Trema e suda, e per via del dolore provocato dall'incubo, si sveglia. Il suo respiro non è ancora normale, sta ancora sudando, tremando, ma inizia a ridere. Non c'è problema – il sogno è scomparso. Tutti quei nemici con le spade sguainate non erano reali. Non ha bisogno di chiedere di essere salvata; non deve organizzare alcuna difesa. Era solo un mondo di sogno. Una volta sveglia, il sogno scompare. E nel sogno aveva cercato mille modi per proteggersi e riuscirci le sembrava impossibile. Questo è ciò che accade a te, a tutti. La rabbia è un'ombra. Non puoi vincere se combatti con un'ombra. L'avidità è un'ombra – non sono realtà. La realtà è ciò che resta quando arriva la consapevolezza. Questo è il miracolo: quelli che hanno conosciuto la consapevolezza non sanno nulla della rabbia o dell'avidità. Non che le abbiano abbandonate – non riescono proprio a trovarle! Quando c'è la luce, il buio non può esistere. Agisci con più consapevolezza. Sii qui e ora! Se c'è il passato, non sei consapevole. Se c'è il futuro, non sei consapevole. La consapevolezza vuol dire essere presenti nel momento. Sii qui, in questo momento. Anche se un solo pensiero passa nella tua mente, non sei consapevole. Essere all'interno di un processo di pensiero vuol dire essere addormentati. Non essere nel processo di pensiero è essere svegli. E nella purezza cristallina dell'essere qui, dell'essere ora – come puoi commettere un peccato? In quella chiarezza, l'ego svanisce – ed è l'ego a portare nella vita ogni genere di problemi. L'ego è violento. Se cerchi di diventare umile, puoi diventarlo, ma l'ego rimarrà, nascosto dietro alla tua umiltà. Se non diventi consapevole, l'ego farà giochi nuovi. I giochi cambieranno, potrai spostarti da una cella all'altra – ecco tutto – ma non uscirai dalla prigione. L'unico modo di uscire dalla prigione è di essere assolutamente svegli. In questa consapevolezza diventi cristallizzato, in questa consapevolezza ti centri. Questo centrarti ti porta fino al nucleo della realtà. Questa esperienza è una tale estasi che non puoi più rimanere un ladro – tutto ciò che ti occorre, tutto ciò che puoi desiderare, si è già realizzato. Anzi, non avevi mai chiesto tanto quanto si sta ora riversando su di te senza che tu faccia nulla. Allora chi vuole essere un ladro? Per quale motivo? Chi vuole essere un assassino? Perché? Non puoi nemmeno avere l'idea di uccidere perché ora sai che nulla può essere ucciso – tutto è eterno. È un lavoro inutile. Non puoi uccidere nulla, al massimo puoi portare via i vestiti, ma l'essere interiore continua. Quando hai visto il tuo essere interiore nella luce della consapevolezza, hai visto tutto. È eternità. La morte è una menzogna, accade solo nei sogni, non nella verità, nella realtà. Ma tu hai imparato a vivere senza consapevolezza. Sai come muoverti senza consapevolezza, conosci le porte di casa tua, e le stanze, e hai abilità di ogni genere… Puoi guidare fino al tuo ufficio e tornare a casa, senza dover essere consapevole. Puoi fare queste cose meccanicamente. Tutti i peccati nascono da questa meccanicità. La tua vita diventa un inferno. L'inferno vuol dire solo non essere nel presente, e il paradiso vuol dire solo essere nel presente. Vieni fuori dalla mente! Vivi nel presente... e quando vivi nel presente, non sei parte della mente. Allora ogni atto possiede una straordinaria chiarezza, perché sei uno specchio. E non c'è polvere sullo specchio perché non c'è pensiero. Questo è tutto ciò che insegno qui: come essere consapevoli, coscienti – come essere, e senza alcun pensiero. Allora la vita cambia da sola. Non ti insegno la non-violenza. Per secoli in India è stata insegnata la non-violenza e la gente non è affatto non violenta. Io ti insegno la consapevolezza, non la repressione. Ecco perché non parlo di non-violenza. Non dico: "Non essere violento". Dico solo: "Sii consapevole, svegliati!" Tutto ciò che fai, fallo con tale attenzione, con tale senso di meditazione, che sei lì, assolutamente presente, coinvolto, non stai solo facendo gesti privi di significato. La tua presenza è lì, e quella presenza è ciò che porta alla trasformazione alchemica. Non reprimerai mai, non sarai seduto su di un vulcano. Più diventi consapevole, più la tua vita sarà colma di silenzio, pace, amore. Sono prodotti collaterali della consapevolezza.
tratto da: Osho, Philosophia Perennis vol 1 #7 |